destionegiorno
I’m quanta poesia in queste parole di Aram Saroyan... un mito . ... (continua)
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Giunge molto tempo prima
che i'possa dall'uscio
metter piede fora sul tran tran conscio
d'affrontar onta e ghigni di chi null'ama.
Il mio proboscidato pachidermico naso
lo nascondo finché posso;
il mio fiuto fine e delicato
in versi e... leggi...
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Giù nei vicoli stretti urlano ingenui Roger Rabbit,
a frotte accorrono giovani Bobby,
brandendo i manganelli,
armeggiando... leggi...
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Ho stretto i pugni, i denti,
grossi macigni ora sono polvere,
al colpo di vento mutano i mucchi, come le dune,
sabbia bianca battuta dal sole, accecante,
respiro con i tuoi baci, fresco sapore sulle mie labbra riarse.
Lastre granitiche di candido... leggi...
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Non può essere, nato da un germoglio,
un giunco sul bordo del fiume
una tifa smossa da fole
che piegano gli esili
steli,
sorretto da un fusto robusto
irrigato da provvide piogge
curato dal sole che la corteccia infortisce
è un bamboo
dalla... leggi...
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Indissolubile amore che nella famiglia aleggi
senza bisogna che si corteggi
è innata la catena che cinge
i famigliari nell'intrinseco Storge.
Variabile legame che unisce gli uomini
con grande complicità nell'allargata famiglia
di... leggi...
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Mi scosto dal tuo caldo corpo
lenzuola di cartapesta
graffiano le grida veementi
non bastano lisi ravvedimenti.
La mano serpeggia tra la seta
fruga tra le sinuose curve
al bollente confino del ricamo
intimo si accende di palpito.
Scosta il pizzo... leggi...
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Come le stimmate
buie immagini impresse
il granitico masso di roccia
pesante
ostruisce l'atro antro
dell'umida grotta
dov'Egli nacque
dov'Egli oggi giace
funereo sepolcro.
Il gelido corpo inanimato
lacere carni
ferite profonde
sangue... leggi...
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Alle folate impetuose del vento
schiocco di frusta
s'ode lassù sul pennone
drappo di seta scosso.
Rossa come il cuore
verde come i prati
bianca come i gigli
la mia amata bandiera
sventola fiera.
Sono di tanti colori
svariate le... leggi...
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Rivoltato,
come un calzino,
al riparo sto,
come una lumaca terrorizzata
che nella sua coclea
eterno rifugio si bea.
Rintanato,
come una testuggine
immobile sto,
tale la fredda roccia
che non sa della paura
e non conta... leggi...
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E' carnevale! esilarante festa delirante,
si dà sfogo alla pazzia con frenesia
geniali, seducenti, divertenti mascherate
tra balli, canti e bevute a spazzar la malinconia.
Per la mia mascherata
due maschere ho costruito,
nella prima un... leggi...
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AGHI CONSUNTI
AI LATI DI VIOTTOLI GETTATI
INSANGUINATI ORINATOI OCCASIONALI
AGHI PAUROSI
SOTTILI AGUZZI
PARADISI D'ESTASI FINTI
CHIMICA LOBOTOMIA
GIOCHI DI FRECCETTE
SUGLI ALBERI FISSI BERSAGLI
DI FUGACE SPASSO
AGHI VELENOSI VIOLACEI... leggi...
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le parole son pasticcini
cosi' in fila paion soldatini,
in livrea danno essenza
al servizio con eleganza
son d'amore per il cuore
elegiache per l'anima
sono nere per la morte
lacrimose per patema.
le parole sono dolci
alla crema o al... leggi...
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Paolo Morganti
Oltre le fate Morgana, al di là di sottili fili,
ci son strati foschi, ci son cieli senza stelle,
là ci son notti di freddo, di fame e la luna piange perle salate,
là dove ci sono vie insicure ed oscuri tramonti,
s'accendono, come lucciole, speranze di povere genti.
Galleggiano come legni marci sulle onde increspate,
viscide mani li hanno gettati nel blu,
fluttuano leggeri senza più pensieri e dolori,
affondano le speranze ed i sogni accarezzando la sabbia lavata.
Il pianto dei bimbi senza madri né padri vola in aria
si spande poi si perde nel cielo di un estate caliginosa,
imberbi orfani senza radici, piantine strappate ad una terra bruciata,
In balìa dell'ignoto piangono dentro paure.
Qui approdate! In queste sponde amiche,
le chiare piante dei piedi nudi, poggiate,
in un suolo fermo e sicuro, qui riponete la gioia,
il colmo delle speranze di vita.
Qui uomini di buona volontà nelle grazie di Dio,
di quel Dio che brucia le terre in giorni bollenti,
di quel Dio che fredda le notti gelando la fame,
di quel Dio che accoglie le anime di chi si è perso nel fondo del mare.
Qui! Ora! Rinchiusi, sfruttati e umiliati,
Qui! Ora! Con i sogni oscurati e le ali tarpate,
Qui! Ora! Con le mani protese verso un tozzo di pane
state in attesa, fermi sotto un sole pallido e cieco,
muti con gli occhi verso il nulla senza pretese...
...Uno su tanti forse troverà dignità... |
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